Questo delicato ritratto mostra delle analogie talmente significative da renderlo quasi sovrapponibile al Cupido di mano di Francesco Hayez, conservato presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, eseguito negli anni romani (tra il 1813 e il 1818) quando l'artista frequentava Antonio Canova e Pelagio Pelagi dalle cui opere trasse spunto per questa composizione