Firmato in basso a destra "Pio Joris"; sul retro è iscritto "Garibaldi"
L'opera si colloca nella produzione di Pio Joris degli ultimi anni dell'Ottocento, quando l'artista, sulla scorta del successo internazionale del genere, affronta il tema della processione e della religiosità popolare e invia all'Esposizione Universale di Parigi del 1900 i premiati Giovedì santo (Roma, Galleria dell'Accademia di San Luca) e La processione delle ammantate a San Pietro.
Tipica della produzione di Joris a ridosso del Novecento è la pennella sciolta e corposa e la resa sapiente dei contrasti cromatici, evidente nelle ricche sfumature di rosso e nero degli abiti delle figure femminili e nel raffinatissimo uso del bianco nella veste del chierichetto sulla sinistra. Il formato e le dimensioni permettono di ipotizzare che il dipinto sia stato realizzato in vista di una pubblica esposizione. Sul retro della tela è abbozzato un profilo di Garibaldi.