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(Pietro Sarpi) - Historia particolare delle cose passate tra'l Sommo Pontefice Paolo V e la Serenissima Repubblica di Venetia Gl'anni 1605. 1606. 1607. Divisa in sette libri., Mirandola ma Ginevra 1624
In 12°. Edizione stampata lo stesso anno della prima (che reca il luogo di stampa Lione ma Venezia) anch'essa con falso luogo di stampa (Mirandola ma Ginevra) degli scritti del Sarpi o a lui attribuibili, editi tra il 1619 e il 1625 e pubblicati con falso luogo di stampa per ragioni politiche a seguito del contrasto fra la Repubblica di Venezia e lo Stato Pontificio per l'Interdetto scoppiato nel 1606 a causa dell'arresto a Venezia di due preti. L'opera verte sulla presa di posizione della Repubblica di Venezia in difesa della libertà del potere civile contro le usurpazioni del potere ecclesiastico che ledevano la libertà dello stato. Il processo di irrigidimento dottrinale e l'accentramento burocratico della Chiese controriformista nel periodo successivo al Concilio di Trento (1545-63) avevano spinto il Papa Paolo V a scagliare nel 1606 l'interdetto contro la Repubblica di Venezia che rifiutava di rimettere al foro ecclesiastico questioni che riteneva di competenza del Consilio del Dieci. Nel conflitto sorto tra la Repubblica veneziana e Paolo V, Sarpi fu appassionato difensore dell'autonomia giurisdizionale dello Stato. Eletto infatti consultore "in iure" con la qualifica di teologo canonista impugnò brillantemente la giustificazione dottrinale dell'azione del Papa divenendo vero campione dello Stato nei rapporti con la Chiesa. Legatura in piena pelle coeva con titoli e fregi in oro al dorso. Tagli rubricati.
cm 15,5x8