Dopo una prima formazione romana nella bottega di Giovanni Battista Boncori, Arcangelo Resani si trasferì giovane a Bologna con la famiglia. Nella città felsinea il pittore riscosse un’immediata fortuna per la sua capacità, testimoniata dalla stima espressa nei suoi confronti da Lorenzo Pasinelli e Carlo Cignani, nel dipingere gli animali.
La nostra tela, che raffigura una serie di uccelli selvatici, è una prova della sua bravura nel genere. La matericità nella stesura del colore, corposo e ben definito, unita ad un’attenzione estrema al dato realistico, denunciano una vicinanza alla pittura di Giuseppe Maria Crespi e ci inducono a datare la tela ad una fase matura della carriera di Resani.