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Laguna con gondole e capriccio architettonico

La nuova concezione del paesaggio, più intimistico e personale, ben lontano dalla grandezza e mondanità delle tele di Canaletto e Bellotto, è un tratto tipico della produzione pittorica di Francesco Guardi, cui indubbiamente l’autore del nostro quadro guarda.
L’interesse non è più per le grandi regate dei Dogi o il Canal Grande, ma si sposta verso lo studio della placida laguna veneta dove lavorano con fatica i pescatori. Molto spesso a fare da quinta architettonica a queste scene rappresentazioni troviamo degli archi romani, quasi sempre diroccati, che donano un senso di melanconia.

olio su tavola
cm 22x35 - con cornice 35x47
€ 600,00 / 1.000,00
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