Un fascio di luce illumina il potente braccio, la fronte raggrinzita e i capelli di questo solitario San Tommaso, che con uno sguardo indagatore, dobbiamo pensare, stia osservando la ferità sul costato di Gesù. L’assenza proprio della figura di Cristo sembra poter essere plausibile la possibilità che la nostra tela sia uno studio avanzato di una composizione ben più ampia. I colori così terrosi, la sfondo completamente scuro, da cui risalta la figura del santo, i dettagli anatomici così ben resi dimostrano che il nostro pittore aveva studiato approfonditamente la pittura caravaggesca a Roma durante il XVII secolo. Per questi motivi e per la vicinanza stilistica con alcune tele, come ad esempio Loth e le figlie, dove la figura di Loth è quasi speculare al nostro santo, ci inducono ad avvicinare la tela alla bottega di Giacinto Brandi.
olio su tela
cm 70x87 - con cornice cm 91x109