L'opera, arricchita da una cornice Impero in legno e pastiglia dorati, fa parte di un filone particolarmente fortunato della produzione di Brentano, caratterizzato dalla scelta di piacevoli soggetti dal suggestivo sapore esotico. La fanciulla raffigurata - una "venditrice di fiori pompeiana" come indica l'etichetta piuttosto datata apposta sul retro del dipinto - rappresenta un tema privilegiato con cui l'artista si è spesso confrontato, come ne sono testimonianza i numerosi dipinti raffiguranti gitane, turche, zingare, ungheresi e in generale qualsiasi soggetto potesse avere un potere evocativo rispetto alla specificità di un luogo (esistono anche dipinti di Brentano che ritraggono ragazze napoletane o, come in questo caso, pompeiane). Nel dipinto qui presentato, come nel lotto precedente di analoga sensibilità e soggetto e come in larga parte dell'Opera del pittore, si registra l'influenza della ricerca preraffaellita.
Firmato in basso a sinistra: "A. Brentano".