Questo grande dipinto, col titolo Nettuno e Anfitrite, è stato attribuito a Pietro Liberi (Padova 1605 - Venezia 1687) per tradizione nella famiglia di provenienza, e faceva parte di una serie di quattro tele dedicate alle Stagioni; insieme all'Allegoria dell'Autunno interpretata da Bacco e Arianna, è stato esitato da Semenzato a Venezia nel 2002 con questa attribuzione. Pur nella sintassi compositiva latamente ispirata alle opere del Liberi e del fiorentino Sebastiano Mazzoni (Firenze 1611 - Venezia 1678), questa allegoria presenta a nostro avviso evidenti rapporti stilistici con le opere allegoriche di Federico Cervelli che dopo la formazione lombarda, iniziò la sua carriera veneziana proprio nella bottega di Pietro Liberi.