L'attribuzione ad Antonio Carracci (nipote di Annibale) si deve al prof. Massimo Pirondini il quale ritiene che il dipinto che qui presentiamo sia stato eseguito dal giovane Antonio verso la metà del primo decennio del Seicento dopo aver visto l'analoga opera di Annibale nel palazzo romano del cardinale Odoardo Farnese e ne abbia tratto questa versione leggermente ridotta sui quattro lati.
olio su tela
41x56