Vaso in giadeite, cavo internamente e provvisto di coperchio, raffigurante il cosiddetto “Buddha panciuto” (Mile Fo); manifattura cinese; periodo di regno dell'imperatore Qianlong (1736-1795) – seconda metà XVIII secolo. Il vaso, frutto di un'attenta ed elaborata esecuzione tecnica, è realizzato in giadeite (feicui), termine che in Cina è usato insieme a quello di yu (giada); in effetti la giada è propriamente la nefrite (silicato di calcio e magnesio), mentre la giadeite è un silicato di sodio e alluminio, ma nella Cina del XVIII secolo non si operava questa distinzione e la lavorazione della giadeite di provenienza birmana avveniva insieme alla nefrite che arrivava in Cina dall'Asia Centrale o dalla Siberia. Il vaso è internamente cavo, mentre esternamente è caratterizzato da una ricca e preziosa decorazione in cui tra elementi arborei e simbolici spicca la figura seduta di quello che in Occidente viene chiamato “Buddha panciuto” (Mile Fo); non si tratta del Buddha storico, ma in realtà in Cina della raffigurazione di Budai Heshang, una tarda iconografia non indiana del Bodhisattva Maitreya (Mile in Cina e che sarà, ovviamente per credenti, il Buddha del futuro). Altezza con base cm 28, senza base cm 24,5.