Siamo interessati alle opere di Carlo Levi.
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Se vuoi conoscere le quotazioni delle opere di Carlo Levi, eccoti una guida pratica ed intuitiva
GUIDA ALLE QUOTAZIONI DELLE OPERE DI CARLO LEVI
Carlo Levi ha una vasta produzione che comprende dipinti su tela, disegni e acquarelli su carta.
Le quotazioni di Carlo Levi possono essere in alcuni casi abbastanza buone, è un artista che ha un suo mercato, Levi ha una sua platea di collezionisti e appassionati collezionisti pronti ad acquistare le sue opere.
Nelle nostre aste trattiamo con frequenza le opere di Carlo Levi e nel corso degli anni ne abbiamo vendute diverse.
Le opere più ricercate di Levi sono quelle eseguite tra il 1920 ed il 1935, e per questo tipo di opere le valutazioni possono aggirarsi tra i 4.000 ed i 20.000 euro.
Ma le opere di questi anni sono molto rare, ed è più probabile riscontrare sul mercato quelle successive agli anni ’40, per le quali le valutazioni possono oscillare tra i 1.500 ed i 6.000 euro.
Le opere di Carlo Levi realizzate su carta, come disegni o acquarelli, solitamente hanno una valutazione che oscilla tra i 200 e gli 800 euro.
BIOGRAFIA
Nasce a Torino nel 1902, precisamente il 29 Novembre. Si iscrive alla facoltà di Medicina, dove conosce P. Gobetti e contemporaneamente frequenta lo studio di Felice Casorati. Ed è proprio da lui, da Casorati, che apprende le principali nozioni accademiche, mentre contemporaneamente da Luigi Spazzapan apprende la tecnica del monotipo su vetro.
Espone alla Quadriennale di Torino del 1923, alla Biennale di Venezia del 1924. Fonda nel 1928, con Menzio, Chessa, Galante, Paulucci e Boswll, il “Gruppo dei Sei di Torino”, in polemica con la retorica del Novecentismo.
Insieme al gruppo espone in italia e all’estero, suscitando numerose querelle. Famosi sono i ritratti dei personaggi che militavano nella sinistra antifascista come: Moravia, Ginzburg, Turati, Nello Rosselli.
Viene arrestato come sovversivo nel 1934 (aveva infatti dato vita ad un giornale ed un movimento antifascisti) e viene mandato ai domiciliari in Basilicata.
Prende parte alla Guerra di Liberazione e nel dopoguerra diviene personaggio di spicco della politica e della cultura italiana. Oltre alla pittura, si afferma come scrittore.
Muore a Roma, a Villa Strohl-Fern, nel 1975.