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Cesare Beccaria - Dei Delitti e delle Pene Edizione sesta Di nuovo corretta ed accresciuta, Molini, Harlem Parigi, 1766

In 8° Sesta edizione di uno dei capolavori dell'Illuminismo italiano scritto su influenza di Pietro Verri, finito nel 1766 tra i libri all'Indice, che incontrò il giudizio favorevole di Voltaire e Diderot che lo tradussero in francese e diede addirittura spunto a Jefferson nella redazione della costituzione americana. Antiporta incisa con la Giustizia che respinge le teste mozzate dal boia. Firpo ne Le edizioni italiane del Dei Delitti e delle Pene n°11 scrive "La filigrana rimanda a una cartiera dell'Alvernia, sì che si deve concludere che sia questa l'edizione impressa a Parigi per conto di Giovan Claudio Molini nell'autunno 1766". Legatura coeva in vitello spruzzato con fregi e titolo in oro al dorso.

cm 17,5x11
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