Louis Philippe Crepin fu pittore ufficiale del Ministero della Marina francese e pittore amato da Napoleone Bonaparte, il quale gli commissionò un importante dipinto per il Palazzo delle Tuilleries. Seguendo le orme del maestro Joseph Vernet iniziò a specializzarsi nella realizzazione di tele che raffiguravano i porti francesi.
Le nostre due tele, tuttavia, afferiscono a un secondo filone produttivo, forse più interessante ed intimistico, che Crepin coltivò per tutta la vita: la pittura di paesaggio di stampo arcadico-romana, imparata dal suo altro grande maestro spirituale, Hubert Robert. I due ovali rappresentano una placida campagna, dove scorre un fiume animato da pastorelli intenti ad osservarlo. A fare da quinta architettonica ci sono degli imponenti alberi che si stagliano su dei cieli tersi e sembrano incombere sulle figure, quasi presagendo un gusto romantico verso il dato naturalistico. I riferimenti, oltre al già citato Hubert Robert, non possono che ritrovarsi nella grande tradizione seicentesca di Claude Lorrain, Nicolas Poussin e Gaspar Dughet, senza dimenticare l’influsso en plein air del coevo Pierre Henri de Valenciennes.