caratterizzato da versatoio scultoreo in forma di tritone e manico in bronzo brunito a raffigurare un cane levriero.
Corpo ad anfora impreziosito nella parte inferiore da lunghe foglie lanceolate minuziosamente cesellate; un corteo di amorini in bassorilievo ritratti in molteplici attitudini si dispone lungo la fascia superiore al limite della spalla, su cui si erge il collo sormontato da coperchio incernierato dominato da una ghianda; alla base del collo si erge la figura del levriero che funge da manico e, diametralmente opposto, siede un tritone dalla lunga barba, le cui code posano sull'orlo e lungo la fascia, ritratto nell'atto di soffiare in una bucina che funge da beccuccio. Piede circolare liscio.
Questo versatoio ricalca molto da vicino il modello documentato di Pietro Belli; se ne discosta unicamente nelle decorazioni (la presenza delle palmette lanceolate sulla parte inferiore della coppa ed il corteo di figure lungo la spalla) ma l’impianto formale resta quello del disegno di Pietro: il levriero, figura elegante molto apprezzata nel Neoclassicismo, simbolo di fedeltà, ed il tritone versatoio.